La casa del centenario deve il suo nome alla circostanza di essere stata scoperta il 18esimo centenario dall'eruzione del 79 d.C. Come molte altre ricche residenze contiene una piccola terma ed è composta da due aree, una destinata ai proprietari ed una destinata alla servitù.
    Di grande bellezza è il ninfeo con la fontana e gli affreschi. Ad attirare sono sicuramente le scene erotiche dipinte sui muri ma da questa domus proviene un'opera di grandissimo valore storico, (attualmente conservata presso il Museo Nazionale a Napoli), in cui si vede la raffigurazione del monte vesuvio senza il caratteristico cratere. Questo documento ci fa capire perchè i romani avessero sottovalutato il pericolo, semplicemente non sapevano di trovarsi sotto ad una vera e propria bomba ad orologeria.